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    Mostra “1861-2011 Il Finalese e l’Unità d’Italia”

    In collaborazione con il Museo Archeologico del Finale e il Comune di Finale Ligure, presso la Sala Esposizioni del Museo Archeologico in Santa Caterina

    Clicca per ingrandire l'immagine del Copricapo                                                                                          29 ottobre 2011

    La mostra nasce da una idea del sindaco di Finale Ligure, Flaminio Richeri, che ha proposto, in occasione del 150° dell’Unità d’Italia, un’indagine sui fatti accaduti sul territorio finalese e sui personaggi appartenuti alla comunità locale, legati al processo risorgimentale di unificazione. L’Associazione Emanuele Celesia Amici della Biblioteca ha fatto suo il progetto, con il sostegno della Biblioteca Mediateca Finalese e del Museo Archeologico del Finale, che per la prima volta ha potuto esporre materiali e documenti dell’epoca di sua proprietà mai visti prima. La ricerca, che a priori sembrava difficile e avara di risultati, si è rivelata invece ricca di riscontri, meravigliando per primi gli stessi ricercatori. "Non è stato possibile esporre gran parte del materiale trovato per motivi di tempo e spazio, ma ci ripromettiamo di curare una pubblicazione dove saranno inseriti gli argomenti trattati dalla mostra, approfonditi e completati con tutto ciò che, al momento, è stato escluso”, dicono all’Associazione Emanuele Celesia. Oltre ai famosi Baracco, garibaldino dei Mille, al generale Arnaldi, pluridecorato nelle Guerre di Indipendenza, ai Pertica e a Burone Lercari - in corrispondenza epistolare con Garibaldi il primo e con Cavour il secondo - la mostra permette di avvicinare e scoprire anche altri personaggi: intellettuali, soldati, politici o mecenati finanziatori dell’ideale Risorgimentale. Il quadro che ne esce è di una comunità che, sebbene piccola, non fu estranea a questo processo storico ma, in diversi modi e varie occasioni ne visse il fermento in modo significativo.

    L’esposizione si completa con uno sguardo sui profondi cambiamenti occorsi nel periodo: la popolazione e i censimenti, la dolorosa emigrazione, le attività lavorative, la marineria, l’istruzione, l’avvio di grandi opere come la strada litoranea o la ferrovia, la creazione di un presidio militare a Finalborgo, la soppressione del convento Domenicano del Borgo (adibito a carcere), l’arrivo di prigionieri “Briganti” dal Sud appena annesso e la prima guerra mondiale come momento conclusivo di un processo decennale. Questi sono solo alcuni dei temi indagati. Nell’insieme ne risulta un quadro piuttosto vivace del momento storico in cui, anche a Finale come in Italia, si forma un nuovo assetto sociale che possiamo definire “moderno”.

    Negli anni a seguire l’arrivo delle industrie Piaggio, l’unione dei piccoli Comuni del Finalese nel moderno Comune di Finale Ligure (1927) e l’estesa edificazione conseguente al boom economico degli anni ’60 del secolo scorso, concluderanno il cammino iniziato con il Regno d’Italia e daranno alla città il volto che ha oggi.

    La mostra si compone di una quarantina di pannelli. Saranno esposti anche armi, monete, divise, bandiere dell’epoca, documenti e libri.
    Nella foto uno degli oggetti esposti: il copricapo di un Generale della Guardia Nazionale in uso anche a Finale Ligure.

    in questa pagina si posssono scaricare tutti i pannelli presentati alla mostra

Sede

via del Reclusorio 3, Finale Ligure Borgo (Sv)
Presidente Giuseppe Testa
Per informazioni: info@assocelesia.it

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